A Treviglio (BG) dal 2004.
Alla metà del 2004, dopo la conclusione di una felice parentesi lavorativa dedicata alla formazione di tanti bravi nuovi barman, decisi l’apertura di un network di locali che portasse il mio nome. Nel giro di pochi mesi i punti vendita aperti erano nove. Naturalmente ogni Bar aveva il suo responsabile, mio fedele collaboratore. Tutto procedeva, con le dovute problematiche giornaliere, nella tranquilla quotidianità ma questo, non mi dava l’appagamento cercato. Una mattina dei primi di giugno del 2005, per la prima volta, visito Treviglio, seconda città della bergamasca. Provenendo da Bergamo, dopo il semaforo che taglia la provinciale con la statale MI-BS, mi trovo in una piazza con di fronte dei negozi in ristrutturazione. Arimo… parcheggio e chiedo delucidazioni. La proprietà è disponibile a locare l’immobile e l’Amministrazione Comunale, su mia richiesta, è favorevole alla concessione delle dovute autorizzazioni.
Sulle orme del padre, conosciuto ed apprezzato esercente milanese, è da sempre operatore ed imprenditore nel settore food & beverage. Terminati gli studi, agli inizi degli anni ’70 va a formare in Francia, Svizzera e Spagna la sua preparazione professionale. Al ritorno in Italia, altri locali di prestigio entrano a far parte del suo nutrito curriculum.
Nel 1976 inizia in quel di Bergamo, dove attualmente risiede, la sua escalation imprenditoriale rilevando, trasformando e creando diversi locali di successo, sempre con nuove tipologie di lavoro. É socio, con “patente di assaggiatore” dell’Associazione Nazionale Assaggiatori Acquaviti (ANAG), dell’Accademia degli Acquavitai di Venezia, del Seminario Permanente Luigi Veronelli, della Federazione Italiana Cuochi (FIC) e dell’Associazione Italiana Barman (AIBES).
Oggi lo troviamo all’Arimo di Treviglio. È il suo sessantacinquesimo impegno lavorativo.